Del tempo che passa la felicità
Tra la speranza e il rimpianto passa un soffio. E in quel soffio trascorriamo gran parte della nostra vita.
Sceglieremo settimanalmente un libro, un film, e un disco, descrivendolo brevemente in modo da consigliare e informare sulle uscite più recenti in campo letterario, cinematografico e musicale.
Tra la speranza e il rimpianto passa un soffio. E in quel soffio trascorriamo gran parte della nostra vita.
Fanny Brawne era la ragazza della porta accanto: trasferitasi con la famiglia a Wentworth Place dopo la morte del padre, soleva trascorrere le giornate giocando con i fratelli e cucendo vestiti. Tra un punto croce e un nastrino da intrecciare, Fanny passeggiava per il giardino, dove un susino e un gelso diventavano cuscini sui cui far riposare la testa bruna piena di sogni. In quello stesso giardino, oltre una siepe di alloro, John Keats, ospite dall'amico poeta Charles Brown, udii cantare gli usignoli.
Esce il 15 ottobre del 1970 una delle canzoni più amate della musica italiana, frutto del lavoro empatico e al massimo della sua ispirazione della coppia Mogol-Battisti.
"Emozioni" l'ho scritta metà al Dosso, la mia casa di campagna a Molteno. L'altra metà sulla strada per Genova, dalle parti di Ovada, guidando la mia giardinetta 500 con a bordo i miei figli e mia moglie. Ripetevo musica e parole a mente, finché non l'imparai a memoria.
Perché gli Oscar si chiamano Oscar?
Circolano molte teorie, alcune un po' bizzarre, ma nessuno sa dirlo per certo: nemmeno l'Academy
Verrà il giorno in cui sarai anziano e ti sentirai come se avessi vissuto mille vite, perché sarà come se tu fossi stato presente alla battaglia di Waterloo, avessi assistito all'assassinio di Giulio Cesare e fossi a poca distanza dal luogo in cui Bertoldo il Nero, mescolando sostanze in un mortaio per trovare il modo di fabbricare l'oro, ha scoperto per sbaglio la polvere da sparo, ed è saltato in aria (e ben gli stava). Altri tuoi amici, che non avranno coltivato la loro memoria, avranno vissuto invece una sola vita, la loro, che dovrebbe essere stata assai malinconica e povera di grandi emozioni.
Ne abbiamo conosciuto le passioni pubbliche, artistiche, ma quali parole d'amore usavano i pittori, gli intellettuali, gli scrittori? Ecco cinque lettere che mostrano il lessico privato di cinque grandi artisti e i loro turbamenti amorosi.
Venerdì 12 febbraio 2016 prenderà il via Italian Book Challange, la prima grande sfida di lettura promossa dai librai indipendenti, da un'idea della vulcanica Libreria Volante di Lecco. Un gioco che coinvolge lettori di tutta Italia: per la prima volta i librai indipendenti d'Italia si uniscono in un grande e comune progetto.
Cosa succede se il giovane Werther non è poi così sofisticato come viene descritto nel romanzo di Goethe e il giovane Holden non è poi così debosciato da bere fino ad ubriacarsi?
Zerocalcare, i The Pills, Calcutta, tutti giovani, tutti romani, stessa generazione, 30 anni, una generazione che più di tutte le altre sa cosa significa non avere certezze nel proprio futuro: l'instabilità economica, quella sociale, gli anni che passano, le mode, le preoccupazioni. Tutto cambia ma ci si sente sempre impreparati, nudi, fragili, con un masso di pensieri da portare sulle spalle mentre si cammina sulle uova. Questi giovani artisti riescono, col fumetto, col cinema e con la musica a raccontare tutto questo, con ironia, malinconico disincanto, voglia di fare e di combattere tutto questo facendo quello che li fa stare bene, e facendo stare bene anche chi arriva a loro attraverso le loro opere, che mai come in questo periodo sono al centro dell'attenzione, collocandosi nel posto giusto al momento giusto.
Ripartiamo con la rubrica in cui ogni settimana commenterò un libro, un film e un disco tra le ultime uscite. Per questo ritorno ho scelto "Anna" di Niccolò Ammaniti, il nuovo film di Woody Allen e l'ultimo album dei Coldplay. Eccezionalmente di Lunedì poi tornerà, dalla prossima settimana, al suo abituale giorno, la Domenica.
In questo primo giorno d'estate vi consiglio Dimentica il mio nome, libro a fumetti dell'acclamato fumettista Zerocalcare, secondo classificato al Premio Strega giovani 2015; Tomorrowland, nuovo film Disney di Brad Bird, regista di Gli incredibili e Ratatouille, ha creduto nella storia così tanto da aver rifiutato la regia del settimo capitolo di Star Wars, giudicando troppo preziosa l'occasione di realizzare un'opera a soggetto originale di questa portata; infine "Die", nuovo album di Iosonouncane (Jacopo Incani), album considerato da molti come una delle milgiori uscite italiane del 2015.
Per distopia s'intende la descrizione di una immaginaria società o comunità altamente indesiderabile o spaventosa. Il termine è stato coniato come contrario di utopia ed è soprattutto utilizzato in riferimento alla rappresentazione di una società fittizia (spesso ambientata nel futuro) nella quale alcune tendenze sociali, politiche e tecnologiche avvertite nel presente sono portate a estremi negativi. Oggi tratteremo tre opere caratterizzate da aspetti distopici: Cari Mostri di Stefano Benni è un libro che ci mette di frotne alle nostre paure più nascoste, quelle reali e quotidiane; Jurassic World è il quarto film della famosa saga sui grandi rettili estinti, esce dopo dieci anni dal terzo e ci riporta in quel mondo che nel 1993 ci aveva tanto impressionato; l'album di questa settimana è Drones, il nuovo disco dei Muse, la band distopica per eccelenza, band che ambisce a prendere la fantascienza, le guerre mondiali, l'umanità intera e i robot e a raccontarli con un assolo di chitarra su una sinfonia orchestrale.
Sette brevi lezioni di fisica - Carlo Rovelli: "Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo, nella natura del tempo, nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui, sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo, brillano il mistero del mondo, la bellezza del mondo, e ci lasciano senza fiato". Tale è il presupposto di queste "brevi lezioni", che ci guidano, con ammirevole trasparenza, attraverso alcune tappe inevitabili della rivoluzione che ha scosso la fisica nel secolo XX e la scuote tuttora: a partire dalla teoria della relatività generale di Einstein e della meccanica quantistica fino alle questioni aperte sulla architettura del cosmo, sulle particelle elementari, sulla gravità quantistica, sulla natura del tempo e della mente.
Questa settimana tre grandi ritorni, tre grandi personaggi simbolo del mondo di cui fanno parte. All'apparenza possono sembrare sconnessi tra loro, ma non è così: il nuovo libro di Murakami è un romanzo di crescita e formazione, di capacità nell'affrontare le incomprensioni e i dubbi dell'esistenza; George Miller invece torna come meglio non poteva col suo nuovo Mad Max, film acclamato da tutti, film che dimostra come la grandiosità del cinema contemporaneo possa fare da sfondo a un racconto complesso, che non è quindi solo di grande impatto visivo, ma anche di grande impatto emotivo; arriviamo infine all'atteso ritorno in veste di solista di Andrea Appino, frontman degli Zen Circus, che dopo l'intimo "Il Testamento", torna con un album più disincantato, più pop, ma non per questo più leggero e senza pensieri.