Sospese le nuove autorizzazioni di scarico in fogna di reflui
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Con delibera della Giunta Regionale Pugliese n. 73 dell’11.4.2013 , in ottemperanza ad una Direttiva CEE n. 91/271, concernente il trattamento delle acque reflue urbane, la Regione ha disposto la “sospensione delle nuove autorizzazioni di scarico in fogna di reflui civili ed industriali” per i Comuni di Trani, Trinitapoli, Francavilla F. ed, anche, Grottaglie, conseguente ad una procedura di infrazione attivata dalla Comunità Europea a causa del non regolare funzionamento dei rispettivi impianti di depurazione.
Tale provvedimento desta notevoli perplessità in relazione alla valenza inderogabile ed indiscriminata della stessa misura.
In ragione di ciò, il Sindaco di Grottaglie ha inviato una nota ufficiale indirizzata alla Regione Puglia, all’AQP e all’Autorità Idrica Pugliese, che qui di seguito viene riportata.
“ Pur comprendendo le ragioni che hanno indotto all’assunzione di una tale misura, corre l’obbligo di dover far rilevare che la stessa sta sollevando in questa Città un notevole disagio di carattere sociale ed economico, dato che, com’è dato comprendere, in base al crono programma riportato nei sopra citati atti, sarà impedito, per oltre tre anni, cioè, di fatto e nella migliore delle ipotesi, fino a tutto il 2016, ogni nuova autorizzazione di scarico in fogna sia relativamente a nuovi insediamenti, sia ad immobili riutilizzati, sia al rinnovo di utenze e sia, anche, a richieste di nuove o rinnovate autorizzazioni di connessi allacci idrici.
E’ evidente che le situazioni di attesa e di disagio che si andranno ad accumulare con il passar del tempo, conseguenti ad una così drastica misura, non potranno essere agevolmente sostenute e contenute da parte di questa Amministrazione, ragion per cui, con la presente, si reitera la richiesta all’Acquedotto Pugliese di ridurre, al massimo, i tempi di esecuzione delle opere anche, ove possibile, adottando dei premi di accelerazione per ultimazione dei lavori in anticipo, rispetto ai termini contrattualmente previsti, ed altresì, ponendo immediatamente in esercizio le opere che man mano vengono ultimate.
Ciò detto, si ritiene, però, che tali sforzi, pur se fruttuosi di possibili risultati utili, non possano sopperire, comunque, alle incalzanti istanze di allaccio di utenze, per cui si chiede alla Regione Puglia di attivarsi utilmente, a sua volta, per conseguire una revisione della misura drastica di sospensione di nuove autorizzazioni, in modo tale che, pur in presenza della situazione di emergenza, si possa operare, almeno, un distinguo tra le diverse tipologie, preservando, comunque, la compatibilità di tale revisione con l’esistente criticità dell’attuale impianto di depurazione.
Auspico che le suddette richieste possano essere accolte e, comunque, che siano, almeno, ritenute meritevoli dell’apertura di un tavolo di discussione che codesta Regione e codesto Acquedotto Pugliese vorranno cortesemente attivare, possibilmente, quanto prima”.