Uto'pia: Riqualificare Largo Madonna del Lume In evidenza
- Scritto da Francesca Frisa
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L’Associazione Utoòpia, già impegnata in attività di recupero finalizzate ad incentivare lo spirito civico, nonché, alla riqualificazione e alla valorizzazione della città di Grottaglie in generale e del Borgo Antico.
Il progetto, ha individuato nello slargo denominato Madonna del Lume, un autentico gioiello urbano incastonato nel borgo antico su cui convergono ben tre vie cittadine: la via san Francesco de Geronimo, la via Battista e la via Risorgimento.
Lo slargo, impreziosito dalla presenza di una chiesetta barocca del 1460 di grande importanza storico/religiosa, è altresì famoso per la vicenda del prete brigante Papa Giru, al secolo don Ciro Annicchiarico, a cui l’amministrazione, in tempi recenti, ha dedicato un pannello ceramico realizzato dall’Istituto Statale d’Arte e che è stato posizionato nei pressi della chiesetta e dell’arco dove, secondo la ricostruzione storica, avvenne l’omicidio addebitato a Papa Giru.
Un’isoletta pedonale di grandissimo valore storico e religioso spesso, però, soffocata dalle auto in sosta dei residenti per un malinteso senso della proprietà e degli spazi pubblici, che rendono difficoltoso il passaggio dei pedoni, nonché la piena godibilità dei luoghi da un punto di vista turistico e religioso. Allo scopo di riqualificare quegli spazi e dare maggiore risalto alla piccola chiesa del 1460, mirabilmente curata dalla Confraternita del Sant.mo Nome di Gesù, l'Associazione propone, nell’immediato, di impedire l’accesso e la sosta delle auto con l’ausilio di una colonnina da posizionare all’ingresso della stradina che porta alla chiesa, senza occupare i passi carrabili esistenti, amovibile in caso di processione, quindi dotare la chiesetta di una plancia esterna con le notizie storiche, così come è già stato fatto per le altre chiese cittadine. Una fioriera posizionata nell’angolo cieco che, salendo dalla via San Francesco De Geronimo e l’imbiancatura a calce del muro frontista che si appartiene alla casa disabitata su cui insiste l’angolo cieco completerebbe la riqualificazione con la collaborazione piena dell’Associazione Utòpia e un impiego di risorse pressochè irrisorie da parte dell’Amministrazione Comunale.
